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 CORSO SULLA METACOGNIZIONE

E SULLE STRATEGIE DI STUDIO 

Corso tenuto alla SUPSI di Locarno (Svizzera)

E' disponibile la videoregistrazione in  DVD di tale corso (per un totale di 4 ore circa).

Si può richiedere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La ricerca delle strategie migliori per studiare costituisce un esempio concreto di metacognizione: “Come sto studiando? Possiedo un metodo di studio efficace? Quali sono le strategie di studio che mi permettono di migliorare l’apprendimento e i risultati scolastici?”.

Tale ricerca conduce lo studente ad acquisire una più fine consapevolezza metacognitiva non soltanto sul proprio processo di apprendimento, ma anche sui propri fattori motivazionali.

Finora la ricerca psicologica ha approfondito la consapevolezza cognitiva. Ma negli studenti difficili si riscontra anche una forte carenza motivazionale. Per questo è importante attivare in loro anche la costruzione del significato dello studio, del valore della scuola.

Insegnare strategie di apprendimento senza contemporaneamente attivare la costruzione del senso dello studio per “questo” studente all’interno del “suo” orizzonte esistenziale, significa mettere il carro davanti ai buoi. È necessario pertanto prendersi cura dell’autostima dello studente, perché essa costituisce un fattore essenziale del processo di apprendimento. Gli studenti difficili o scarsi possiedono un senso di identità fragile e una sensazione competenza sgretolata. È necessario aiutarli attraverso la strategia delle autoistruzioni sia cognitive che motivazionali ad elaborare una migliore immagine di se stessi. Possono diventare consapevoli del proprio stile cognitivo, delle proprie mappe cognitive, delle strategie di studio migliori per controllare e guidare lo studio e l’apprendimento.

Fornire strategie di studio e strategie motivazionali non significa soltanto aiutarli a migliorare i risultati scolastici, ma anche a ricostruire e riparare un’immagine di se stessi deteriorata. La relazione pedagogica, in questo caso, è prioritaria rispetto alla relazione didattica: Lo studente ha bisogno di sentire che l’insegnate si interessa a lui e alla sua formazione. L’efficacia delle strategie di metacognizione è maggiore in una relazione pedagogica basata sull’ “I care”: “Mi interessi”, “Ci tengo a te”, “Ti stimo”, “Desidero offrirti tutte le strategie possibili affinché tu possa colmare le tue lacune e sviluppare tutti i tuoi talenti”.

 

SEMINARIO ATELIER LABORATORIO:

INSEGNARE STRATEGIE DI APPRENDIMENTO

L’atelier sarà impostato in modo esperienziale. Non ci sarà una lezione frontale, ma saranno proposte esperienze di role playing. UN esempio: “Diventate (giocate il ruolo dei) i vostri allievi: come reagireste ad una proposta come la seguente “il campanellino della metacognizione?”. Individuate i vantaggi, gli svantaggi, pregi, obiezioni, dubbi. Come li affrontiamo e li risolviamo?”.

Si offriranno agli insegnanti 30 indicazioni operative sull’insegnare ad imparare, da sperimentare prima personalmente, per poi proporre ai propri studenti. Si tratta di individuare gli aspetti didatticamente più utili per coinvolgere studenti difficili o problematici. Si cercherà di adattare tali proposte alle situazioni concrete. Nella prima giornata si “faranno” le prove con le prime dieci. Le altre saranno sperimentate negli incontri successivi.

  1. Test di benessere a scuola.
  2. Test di autostima.
  3. Test di metacognizione.
  4. Cosa vuol dire: metodo, metodo di studio, studiare, apprendere, ricordare, rielaborare, assimilare.
  5. Il modelling metacognitivo. Il modelling  motivazionale.
  6. L’autorivelazione metacognitiva. L’autorivelazione motivazionale. La conversazione metacognitiva. Cosa penso della mia Mente, Memoria, Intelligenza, Creatività?
  7. La conversazione motivazionale. Attribuzione del successo e dell’insuccesso.
  8. L’autostima come fattore di apprendimento.
  9. Metacognizione e costruzione di senso.
  10. Apprendere e comunicare ciò che si è imparato. Insegniamo alcuni suggerimenti di metodo di studio ai nostri compagni più giovani.
  11. Apprendimento narrativo.
  12. Cartoncini dell’autoregolazione cognitiva.  Lista di autoistruzioni su come studiare, come sottolineare, prendere appunti, ripassare, rielaborare, memorizzare.
  13. Diario delle strategie di apprendimento.
  14. Drammatizzazione caricaturale dei comportamenti di studio errati.
  15. Collaborazione metacognitiva. I sei cappelli di Edward De Bono.
  16. Il Campanellino della metacognizione.
  17. Il cartellone della motivazione.
  18. Intelligenze multiple e apprendimento cooperativo.
  19. L’immagine mentale come guida cognitiva e motivazionale.
  20. Lo Studente Mentore.
  21. Lo Studente tutor.
  22. Metodo di studio e apprendimento cooperativo.
  23. Parentela tra i concetti. Le mappe cognitive.
  24. Poesia in comune sul metodo di studio.
  25. Preparare la valigia. Quale metodo uso?
  26. Punti deboli e punti forti del mio apprendimento.
  27. Soffiarsi il naso. Quali istruzioni?
  28. Sportello sul metodo di studio istituito dai compagni.
  29. Stile cognitivo di apprendimento e apprendimento cooperativo.
  30. Studiare con tutta la sensorialità.
  31. Visualizzazione guidata dallo studente.

Sarà possibile attivare anche una mailing-list per discutere problematiche impreviste e dare sostegno al gruppo degli insegnanti.

È opportuno prevedere un ultimo incontro per riflettere (metacognitivamente) sul lavoro svolto.