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IL METODO DI STUDIO

DISTORTO DA BIAS E FALLACIE

 Perché e quando lo studio e il metodo di studio non funzionano e non possono funzionare.

 

 Pubblicato il 23 Luglio 2023

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PRESENTAZIONE

 

 

Impegnati a liberarti dai vari bias e dalle fallacie, per studiare meglio e comprendere profondamente un testo.

Questa è la tesi del libro e l’obiettivo centrale del mio impegno nello scriverlo.

Ti accompagnerò prima a individuare bias e fallacie che emergono nello studio e poi a neutralizzarli.

Questo libro non è adatto a tutti gli studenti.

Non è adatto agli studenti frettolosi che vogliono capire tutto e subito senza alcuno sforzo. Non serve a quelli che preferiscono la lettura veloce e non vogliono dedicare tempo a seguire l’architettura di un ragionamento. Non è utile per gli studenti che non hanno bisogno di approfondire e per gli studenti che sanno già tutto.

Ho scritto questo libro per gli studenti autodisciplinati, autocontrollati, analitici, che sanno leggere lentamente e riflettere su quello che leggono. È destinato a studenti che cercano di afferrare le implicazioni interne al testo, a quelli che amano sottolineare le parole chiave o i concetti chiave, a quelli che prendono appunti e fanno schemi e mappe mentre leggono, a quelli che rielaborano quello che stanno leggendo e aggiungono le proprie riflessioni. L’ho scritto per gli studenti che amano apprendere le cose complesse e sanno essere umili e consapevoli dei propri limiti. Questi studenti sapranno apprezzare l’utilità di questo libro.

La tesi di questo mio lavoro è semplice. È un invito: “Fai pulizia mentale prima di usare la tua mente nello studio”.

Il metodo di studio è l’insieme delle strategie e delle tecniche che uno studente utilizza per apprendere, memorizzare e riprodurre le informazioni. Esistono diversi metodi di studio, più o meno efficaci a seconda delle caratteristiche personali, delle materie, degli obiettivi e dei contesti. Tuttavia, nessun metodo di studio è infallibile e può essere influenzato da diversi fattori che ne diminuiscono l’efficacia e la qualità. Tra questi fattori, ci sono i bias e le fallacie, che sono delle distorsioni cognitive ed errori di ragionamento che alterano il modo in cui percepiamo, interpretiamo e valutiamo le informazioni. In questo libro, analizzerò alcuni dei principali bias e fallacie che possono compromettere il nostro metodo di studio e suggerirò alcune strategie per evitarli o contrastarli.

Incontrerai il nome di molti bias e fallacie, che sono poco conosciuti. Te li spiegherò gradualmente, specialmente la prima volta che li sentirai nominare. In seguito, li presenterò con definizioni più brevi e, alla fine, solo con il loro nome tecnico.

Quando concluderai la lettura di questo libro, ti renderai conto di quanto la nostra mente sia disturbata da bias e fallacie che riducono la sua lucidità e produttività.

Il mondo ha bisogno di persone che abbiano la mente lucida e il cuore colmo di giustizia.

Fai pulizia nella tua mente e nel tuo cuore.

Questo è stato anche l’obiettivo della mia vita che ho avuto sempre presente grazie al casuale e bellissimo cognome che porto con me: “Polito”.

Buon lavoro di pulizia mentale ed emotiva.

 

INTRODUZIONE

 

Non basta studiare. Bisogna avere un buon metodo di studio.

Ma, attenzione: non basta nemmeno avere un buon metodo di studio. Bisogna favorirlo, facilitarlo, impedendo che sia indebolito da altri fattori come gli errori di percezione, comprensione e interpretazione.

Ecco perché ho dato questo titolo: “Il metodo di studio distorto da bias e fallacie”.

Questo è un libro dedicato al metodo di studio, reso ancora più efficiente, essendo ripulito da bias e fallacie.

Alcuni studenti usano il metodo in modo distorto (“biased”) e pensano: “Con questo metodo di studio mi aspetto di studiare meno, di apprendere di più e in fretta, di superare facilmente gli esami”. In questo modo, alcuni studenti possono sviluppare aspettative distorte e irrealistiche riguardo ai risultati che otterranno utilizzando un particolare metodo di studio. Queste aspettative possono essere influenzate da vari bias cognitivi, portando gli studenti a credere che un metodo di studio specifico garantirà automaticamente risultati eccezionali con il minimo sforzo.

Un docente osserva: “Ho notato che molti studenti si affrettano a trovare un metodo di studio, convinti che questo possa risolvere tutte le loro difficoltà di apprendimento. Tuttavia, spesso non considerano i bias cognitivi preesistenti che compromettono l’efficacia di qualsiasi metodo. È come cercare di versare acqua pulita in un bicchiere già sporco: il risultato è che si contamina tutto. Prima di adottare un nuovo metodo, è fondamentale ‘fare pulizia’ e affrontare questi bias che ostacolano il vero apprendimento”.

Si possono contrastare tali bias e fallacie?

Certamente. Utilizzando alcune strategie come le seguenti.

  • La consapevolezza di possedere bias e di commettere fallacie. È il primo passaggio essenziale per poi procedere a correggersi e a migliorarsi. Dopo aver letto i numerosi bias e fallacie presenti in questo lavoro, si rimane scoraggiati. Ma è un pungolo a studiare meglio.
  • L’impegno a sviluppare il pensiero critico, che è il migliore antidoto contro bias e fallacie. Si tratta di riflettere sulle proprie aspettative, strategie e risultati ottenuti. Si potrebbe tenere un diario per monitorare il proprio modo di studiare, comprendere, memorizzare, assimilare, argomentare, applicare ciò che è stato appreso.
  • Chiedere il feedback di persone esperte come insegnanti, tutor e compagni di classe per valutare l’efficacia del metodo di studio, la qualità del proprio modo di studiare, la validità dei propri argomenti.

Un altro docente osserva: “Ho notato che molti studenti non cercano veramente un metodo di studio ma solo delle scorciatoie per studiare meno utilizzando dei trucchi che chiamano “metodo di studio”. Ma, comportandosi in questo modo, non riescono a comprendere veramente la dimensione metacognitiva del metodo di studio”.

Molti studenti possono essere tentati di cercare scorciatoie per ridurre il tempo e lo sforzo necessari per lo studio, spesso attratti da promesse di metodi miracolosi che garantiscono risultati eccellenti con il minimo sforzo. Questa tendenza può derivare da vari fattori:

  • La pressione scolastica. Gli studenti sono spesso sotto pressione per ottenere buoni voti e affrontare scadenze rigide.
  • La cultura della immediatezza o dei risultati immediati. Viviamo in una società che valorizza i risultati rapidi e l’efficienza, il che può spingere gli studenti a cercare soluzioni veloci invece di impegnarsi in un processo di apprendimento approfondito.
  • La mancanza di consapevolezza delle caratteristiche essenziali del metodo di studio. Spesso alcuni studenti associano il metodo di studio a dei trucchi per studiare meno, come suggeriscono i venditori del metodo di studio diffusi sulla rete (“Supera gli esami senza sforzo e senza studiare. Ottieni voti più alti studiando di meno”). Gli studenti potrebbero non essere pienamente consapevoli di cosa costituisce un metodo di studio efficace e potrebbero confondere trucchi a breve termine con strategie di apprendimento durature. La vera comprensione richiede una consapevolezza metacognitiva, cioè la capacità di riflettere sui propri processi di apprendimento, di collegare continuamente le informazioni in modo gerarchico e reticolare, di valutare l’efficacia delle proprie strategie e di apportare le modifiche necessarie per migliorarle. Quando gli studenti cercano scorciatoie anziché metodi di studio validi, dimostrano una comprensione limitata della dimensione metacognitiva dell’apprendimento. Cercare di minimizzare lo sforzo attraverso trucchi può portare a risultati a breve termine, ma non favorisce una comprensione profonda e duratura delle materie.

Alcune richieste di trucchi più frequenti sono le seguenti.

Ridurre il tempo e lo sforzo richiesto per prepararsi a verifiche o esami.

  • La ricerca di riassunti e appunti già pronti. Alcuni studenti cercano riassunti dei libri di testo o appunti presi da altri studenti per risparmiare tempo e fatica.
  • Lo studio limitato solo ai quiz e test degli esami precedenti. Molti studenti richiedono copie di test o quiz degli anni precedenti, sperando che domande simili appaiano nei loro esami.
  • L’uso di tecniche di memorizzazione rapida e sintetica, offerte, ad esempio, da alcune applicazioni, come Quizlet o Anki, che propongono flashcard e quiz preconfezionati, per conseguire uno studio veloce e superficiale.
  • L’utilizzo di mnemotecniche associative fantastiche e di mappe mentali riduttive, utilizzate per memorizzare rapidamente le informazioni senza una loro comprensione profonda.

Tali scorciatoie nello studio possono sembrare allettanti e talvolta fornire risultati a breve termine, ma spesso non riescono a sostenere l’apprendimento a lungo termine e la comprensione profonda.

Se vuoi valutare subito la forza del tuo pensiero critico nel contrastare i bias e le fallacie nello studio, puoi compilare il seguente questionario a questo link:

 

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSczxh9Danng8LQ5qKikMMAtF9D1awS5YykHBuVGVWKKkF_x8w/viewform

 

L’obiettivo di tale questionario di autovalutazione è quello di diventare consapevoli dei propri bias e fallacie cognitive che rovinano l’efficacia dello studio e del metodo di studio e che distruggono il pensiero critico.

Serve a poco studiare se non si studia bene e se non si “dissoda il terreno della mente estirpando le erbacce" che contrastano la crescita dei buoni semi del sapere e della cultura. Le erbacce sono i bias e fallacie. Il loro elenco è lunghissimo. Ho conteggiato e descritto 123 fallacie (M. Polito, 2023) e 192 bias che saranno pubblicati in futuro. Nel presente questionario sono stati presi in esame quelli che servono a definire meglio il profilo del proprio pensiero quando si studia, individuando la forza del pensiero critico e le debolezze dovute ai bias e alle fallacie.

Il questionario è molto dettagliato e impegnativo. Richiede molta introspezione e capacità di discernimento all’interno dei propri stati mentali. È composto da 200 domande. Prenditi il tempo necessario per questa riflessione sul tuo modo di pensare per poi fare pulizia nella tua mente. Considera il questionario come un’intervista personale, composta da domande che richiedono da parte tua riflessione e risposte brevi. Tutte mirano a portarti a riflettere sul tuo modo di apprendere e di pensare.

Come leggere questo libro?

È meglio leggerlo in modo lineare e sequenziale, partendo dal primo capitolo in poi, perché si affrontano gradualmente i bias e le fallacie e così ti potrai familiarizzare con le loro caratteristiche insidiose. Alla fine del libro ne saprai riconoscere moltissimi e saprai anche utilizzare molte strategie per ripulire la tua mente dalle loro interferenze. Leggendo in modo frammentato, si rischia di non avere le basi per comprendere con precisione le caratteristiche dei vari bias e fallacie, che sono richiamate spesso in ogni capitolo. Sono richiamati da angolature differenti, per far comprendere come ogni fase dell’apprendimento deve essere ripulita per essere efficace e soddisfacente.

 

INDICE

 

 

 

 

CAPITOLO 1. BIAS E FALLACIE NELLO STUDIO E NEL METODO DI STUDIO

 

1.1. Distinzione tra bias, euristiche e fallacie

1.2. I motivi irrazionali che motivano la scelta del metodo di studio

1.2.1. La fretta nello studio

1.2.2. La spinta verso la gratificazione immediata

1.2.3. La considerazione magica del metodo di studio

1.2.4. La memorizzazione senza comprensione

1.2.5. La mentalità fissa o l’idea che l’intelligenza sia una “dotazione genetica fissa” non migliorabile

1.2.6. L’autoesaltazione ed eccesso di fiducia nelle proprie capacità cognitive

1.2.7. Il perfezionismo

1.2.8. La paura di sbagliare

1.2.9. L’esaltazione degli studenti migliori come modelli da imitare

1.2.10. L’urgenza che offusca la gerarchia di importanza

1.3. Bias e fallacie che indeboliscono lo studio e il metodo di studio

1.4. Bias e fallacie nella vendita dei corsi sul metodo di studio

1.5. Confutazione di alcuni bias e fallacie

1.6. Bias e fallacie nel percorso di apprendimento

1.7. Il cammino verso la maestria

1.8. Gli ingredienti sicuri del successo scolastico

 

CAPITOLO 2. BIAS E FALLACIE NELLE TECNICHE DI STUDIO

 

2.1. I benefici delle varie tecniche di studio

2.2. Bias e fallacie nell’evidenziare e nel sottolineare

2.3. Bias e fallacie nel prendere gli appunti

2.4. Bias e fallacie nella costruzione di mappe mentali e concettuali

2.5. Bias e fallacie nel fare riassunti

2.6. Bias e fallacie nell’uso delle flashcard

2.7. Bias e fallacie nella tecnica di Feynman

2.8. Bias e fallacie nell’uso delle mnemotecniche

2.9. Bias e fallacie nella ripetizione o nel ripasso

2.10. Bias e fallacie nella lettura veloce

2.11. Bias e fallacie nello studio di gruppo

2.12. Bias e fallacie nella simulazione d’esame

 

CAPITOLO 3. BIAS E FALLACIE NELLA MOTIVAZIONE

 

3.1. Bias e fallacie che contrastano e neutralizzano la motivazione

3.2. Strategie per contrastare i bias e fallacie che minacciano la motivazione

 

CAPITOLO 4. BIAS E FALLACIE NELL’AUTOVALUTAZIONE

 

4.1. Lista di bias e fallacie che creano distorsioni nell’autovalutazione

4.2. Strategie per contrastare i bias e fallacie presenti nell’autovalutazione

 

CAPITOLO 5. BIAS E FALLACIE NELLA PIANIFICAZIONE

 

5.1. Bias e fallacie presenti nella pianificazione dello studio

5.2. Strategie per contrastare o neutralizzare i bias e le fallacie presenti nella pianificazione dello studio

 

CAPITOLO 6. BIAS E FALLACIE NELLE PRECONOSCENZE

 

6.1. Distinzione tra preconoscenze e prerequisiti

6.2. Il “priming”

6.3. Bias e fallacie nelle preconoscenze

6.4. Strategie per neutralizzare i bias e le fallacie presenti nelle preconoscenze

 

CAPITOLO 7. BIAS E FALLACIE NELL’ACQUISIZIONE

 

7.1. Bias e fallacie nell’acquisizione

7.2. Strategie per neutralizzare bias e fallacie presenti nella fase di acquisizione

 

CAPITOLO 8. BIAS E FALLACIE NELLA COMPRENSIONE

 

8.1. Distinzione tra apprendere e comprendere

8.2. Distinzione tra conoscenza e comprensione

8.3. Le difficoltà di comprensione

8.4. I livelli di comprensione

8.5. La comprensione come “problem solving”

8.6. La funzione della memoria di lavoro nel processo di comprensione

8.7. Elogio della rilettura nella comprensione

8.8. Gli automatismi della comprensione

8.9. Si può “insegnare la comprensione”?

8.10. Bias e fallacie nella comprensione

8.11. Strategie per neutralizzare bias e fallacie presenti nella comprensione

8.12. Organizzazione personale e creativa di ciò che è stato compreso

 

CAPITOLO 9. BIAS E FALLACIE NELLA MEMORIZZAZIONE

 

9.1. Bias e fallacie nella memorizzazione

9.2. Strategie per neutralizzare i bias e fallacie presenti nella memorizzazione

9.3. La fase dell’esecuzione, dell’allenamento e delle esercitazioni

 

CAPITOLO 10. BIAS E FALLACIE NEL TRANSFER E APPLICAZIONE

 

10.1. Non basta sapere. Bisogna dimostrare di sapere.

10.2. I voti scolastici e il transfer delle conoscenze e competenze

10.3. Progetto di vita e studio

10.4. I vantaggi del transfer

10.5. Il transfer vicino e quello lontano

10.6. Il transfer specifico e quello generale

10.7. Il transfer positivo e quello negativo

10.8. Bias e fallacie nel transfer e nell’applicazione

10.9. Strategie per contrastare i bias e fallacie presenti nella fase del transfer e dell’applicazione

 

CAPITOLO 11. BIAS E FALLACIE NELL’APPRENDIMENTO CONTINUO

 

11.1. I bias e le fallacie presenti nella fase dell’apprendimento continuo

11.2. Strategie per neutralizzare i bias e le fallacie presenti nell’apprendimento continuo

 

CAPITOLO 12. ALCUNI BIAS E FALLACIE NELLE VARIE MATERIE DI STUDIO

 

12.1. Letteratura

12.2. Storia

12.3. Filosofia

12.4. Scienze

12.5. Vantaggi e svantaggi dell’abilità di individuare bias e fallacie

 

 

Conclusione   
Bibliografia   
Autore - Curriculum   

 

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Sito: www.mariopolito.it

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