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IL RISCHIO

NELLA PREADOLESCENZA E ADOLESCENZA

 Segnali per riconoscerlo. Che cosa fare? Come comunicare con i nostri ragazzi?

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INTRODUZIONE

Come è percepito il rischio dai nostri figli e studenti?

Se conosciamo le loro sensazioni, percezioni e rappresentazioni, è più facile intervenire per renderli più consapevoli, accorti e prudenti.

Gli adolescenti percepiscono il rischio in modo differente dagli adulti: per questo nascono spesso tra adolescenti e adulti molti fraintendimenti quando si affronta tale tema.

L’obiettivo di questo lavoro è di chiarire questo punto: cosa pensano i nostri figli e studenti rispetto al concetto di rischio e di pericolo.

Sono stati presi in esame 2110 studenti dalla prima media al quinto anno delle scuole superiori (SS2), ragazzi e ragazze dai 10 ai 19 anni. Sono stati “intervistati”, attraverso un questionario di 100 domande, sui vari aspetti legati al tema del rischio e del pericolo. Esistono notevoli differenze tra la preadolescenza e l’adolescenza, che è necessario conoscere per intervenire con argomentazioni più mirate.

Le stesse domande sono state rivolte anche a 2875 genitori e a 386 docenti, per valutare le risposte degli adulti alle stesse problematiche.

Sono state messe in evidenze alcune differenze tra questi tre campioni: studenti, genitori, docenti.

Ma il risultato più prezioso è stato ottenuto (statisticamente) dall’analisi delle correlazioni tra le risposte date dagli studenti. Con tale strumento statistico è stato possibile valutare due grandi fattori: i fattori di rischio e i fattori di protezione. Ad essi sono stati associati le risposte degli studenti, stabilendo soprattutto il loro grado di associazione (correlazione statistica). In questo modo abbiamo avuto la possibilità di sapere con precisione che cosa pensano i nostri figli e studenti riguardo alle cause dei fattori di rischio e di quelli di protezione. Per me questo risultato è stato il più interessante e prezioso. Esso ci indica anche in che direzione muoverci, in quanto adulti, genitori e docenti, per ridurre il rischio e aumentare i fattori di protezione.

Questo libro cerca di rispondere a tre domande: che cosa si intende per rischio e pericolo. 2. Quali sono stati i risultati più importanti del questionario? 3. In che modo possiamo intervenire dal punto di vista educativo, a casa e a scuola?

Questo percorso ci aiuta a conoscere per educare; ad educare per prevenire e a prevenire per promuovere la salute, il benessere e l’autorealizzazione di ogni adolescente.

Una precisazione sullo stile di scrittura di questo.

Lo stile adottato in questo libro è circolare, nel senso che spesso giro attorno al tema dei comportamenti a rischio per approfondirlo sempre di più. Ci sono accenni veloci e poi riprese dettagliate e poi più avanti si riprendono alcuni tempi in modo più approfondito. Uso spesso il tono discorsivo tipico delle mie conferenze ai genitori: in molti punti ho raccolto le domande che mi sono state rivolte con le mie risposte. Alcune mie riflessioni sugli interventi educativi si ripetono ogni tanto, a questa ripetizione può servire anche per comprendere quali siano le strategie più importanti da usare con i nostri adolescenti, figlio o studenti.

 

INDICE


CAPITOLO 1
PERCEZIONE DEL RISCHIO E PERICOLO

Definizione di rischio.
Frequenza di rischi dell'adolescenza.
È normale assumere rischi?.
Evocazione dei rischi durante la nostra adolescenza.
Rievochiamo i problemi che ci agitavano durante l’adolescenza.
Incontro con noi stessi quando eravamo adolescenti.
Esempi di situazioni di rischio.
I costi dei comportamenti a rischio.
Elenco dei fattori di rischio.
Esternalizzazione e internalizzazione dei comportamenti a rischio.
Fattore genetico dei comportamenti rischiosi?

CAPITOLO 2
ADOLESCENZA TRA VISIONE POSITIVA E NEGATIVA

Definizione di adolescenza.
L’adolescenza non è una malattia.
Proiezione reciproca negativa di adulti e adolescenti.
L’adolescenza e comportamenti a rischio.
L’adolescenza tra maturazione sessuale e sospensione professionale.
Sessualità liberata e immaturità emotiva.
Il telefonino come “mente sostitutiva”.
Adolescenti contemporaneamente fragili e spavaldi.
Visione positiva dell’adolescenza.
Adolescenza: l’età delle opportunità.
Adolescenza nelle società primitive.
Accelerazione della crescita.
L’ipotesi del cervello immaturo degli adolescenti.
Il cervello di un adolescente secondo le neuroscienze.
La metafora automobilistica per comprendere meglio come funziona il cervello di un adolescente.
Compiti di sviluppo durante l’adolescenza.
L’adolescente allo specchio.
Adolescenza come metamorfosi e l’incapacità di riconoscersi.
Conformismo e anticonformismo nell’adolescenza.
Abbigliamento e identità.
Piercing e tatuaggio come espressione e racconto di sé.
Dal destino alla destinazione.
La funzione del gruppo durante l’adolescenza.
Gruppo e comportamento a rischio.
Gruppo dei pari e famiglia. Della contrapposizione alla complementarità.
Giudizio equilibrato sulle nuove generazioni.
Rivelare gli errori commessi dai genitori.
Disperazione, spinello e suicidio.
Droghe leggere e droghe pesanti.
Fumare spinelli.
Fumare sigarette.
Perdono.

CAPITOLO 3
CAUSE DEL COMPORTAMENTO RISCHIOSO

Comportamenti a rischio.
 Le funzioni dei comportamenti a rischio dal punto di vista degli adolescenti.
Funzioni “positive” del comportamento a rischio, secondo gli adolescenti.
Funzioni del comportamento a rischio legate all’identità, all’acquisizione e affermazione di autonomia.
Funzioni del comportamento a rischio legate al tema di essere e sentirsi adulti.
Funzioni del comportamento a rischio legate all’affermazione e alla sperimentazione di sé.
Funzioni del comportamento a rischio legate al coping come fronteggiamento delle difficoltà e come fuga dalla realtà quando il coping fallisce.
Funzioni del comportamento a rischio legate all’esplorazione di sensazioni nuove.
Funzioni del comportamento a rischio legate all’identificazione e alla differenziazione.
Funzioni del comportamento a rischio legate alla percezione di controllo.
Funzioni del comportamento a rischio legate alla trasgressione e al superamento dei limiti.
Funzioni del comportamento a rischio legate all’esplorazione delle reazioni degli adulti e dei limiti stabiliti dagli adulti.
Funzioni del comportamento a rischio legate alla differenziazione e opposizione nei confronti degli adulti.
Funzioni del comportamento a rischio legate alla comunicazione e condivisione con i coetanei.
Funzioni del comportamento a rischio legate alla condivisione di azioni e di emozioni con il gruppo dei pari.
Funzioni del comportamento a rischio legate al rito di legame con i coetanei e al rito di passaggio dall’infanzia alla vita adulta.
Funzioni del comportamento a rischio legate all’emulazione, alla competizione con i pari.
 Le cause dei comportamenti a rischio dal punto di vista degli adulti.
Risultati del questionario sul rischio.
Le cause del comportamento rischioso
Scala dei fattori di protezione.
Scala dei fattori di rischio.
Scala indagine.
La spiegazione di questi dati.
I rischi della “società liquida”.
Il consumismo.
Il mito denaro.
Il rischio della disponibilità e“contiguità” della droga.
L’esaltazione dell’aggressività, ostilità e bullismo.
Esperienza scolastica negativa e comportamenti a rischio.
“Eroi del nulla”.
Fascino del rischio.
Ubriacarsi. Far festa significa ubriacarsi.
Etilotest nelle discoteche.
Relativismo tra bene e male.
Cause dell’indisciplina in classe.
Cause ambientali.
Cause familiari.
Cause personali.
Cause scolastiche

CAPITOLO 4
FATTORI DI RISCHIO

Risultati del questionario.
Percezione evolutiva del rischio e del pericolo.
La società del rischio.
Fattori di rischio ambientali.
Fattori di rischio individuali.
Come gli adolescenti neutralizzano le conseguenze dannose dei comportamenti a rischio.
Luoghi del consumo di sostanze psicoattive.
Come gli adolescenti sfuggono al controllo dei genitori.
Distinzione tra rischio e pericolo.
La propensione al rischio negli adolescenti.
Ambiguità sul concetto di rischio.
Quando il rischio è sottovalutato.
La scomparsa dei riti di passaggio.

CAPITOLO
COMPORTAMENTI A RISCHIO 5

I comportamenti a rischio sono collegati.
Alcol e adolescenti.
Statistiche.
Alcol e spinelli.
Alcol come droga perfetta.
Falsa informazione sull’alcol.
Motivazioni degli adolescenti verso l’alcol.
È utile distinguere tra uso e abuso dell’alcol?
La prevenzione deve smontare la visione positiva dell’alcol.
Tossicità e mortalità. Alcol e spinello.
Dipendenza. Definizione.
Attività che creano maggiore dipendenza.
Droga.
Effetti delle droghe.
Campagne contro la droga.
Conoscere gli effetti della droga.
Marijuana. Aspetti legali.
Droghe leggere e droghe pesanti. Distinzione fuorviante.
Le conseguenze dell'assunzione di sostanze e dei comportamenti rischiosi.
Spinelli.
Sostanze maggiormente sperimentate dai coetanei.
Guida pericolosa. Funzioni della guida pericolosa.
Pubblicità di Oliviero Toscani contro la guida pericolosa.
Incidenti stradali. Mortalità su strada tra i giovani.
Pubblicità intelligente sulla sicurezza stradale.
Sessualità precoce. Film “Melissa P”.
Sesso on line. Baby Squillo.
Pornografia. Definizione.
Pornografia on-line. Disturbo ossessivo compulsivo.
Il bullismo.
Percentuali del bullismo.
Le motivazioni del bullismo.
Bullismo. Danni duraturi al cervello.
Bullismo e diritto. Che cosa dice la legge?
Bullismo. Le reazioni dei genitori che ipergiustificano i figli che si comportano male.
Bullismo. Chiedere aiuto.
Software anti-cyberbullismo.
Furti.
Gioco di azzardo.
Dipendenza da gioco.
Chat. Il rischio di cadere nella rete.
Autolesionismo. Descrizione. Cause.
Disturbi alimentari. Anoressia. Bulimia.

CAPITOLO 6
FATTORI DI PROTEZIONE

Fattori di protezione ambientale.
Fattori di protezione personali.
Campagne adeguate e creative contro le dipendenze.
Docenti. La relazione positiva con i docenti.
Docenti. Scrivete una lettera ai vostri docenti.
Anticorpi. Sistema immunitario.
Amici. La funzione degli amici.
Corpo vissuto e amato come fattore di protezione.
Apprendere a vivere bene.
Argomentazioni contro la droga, attraverso le parole dei ragazzi.
Attribuzione. Luogo di attribuzione. La responsabilità delle proprie azioni.
Autodeterminazione. Favorire I'autodeterminazione e I'autoefficacia.
Autocontrollo. "Non ci avevo pensato".
Autoregolazione. L'importanza dell'autoregolazione.
Autorevolezza. Genitori e adulti autorevoli e competenti.
Autostima. Successo e aspirazioni.
Bellezza. Educare alla bellezza. L’educazione alla bellezza come fattore di protezione.
Fiducia. La fiducia nelle risorse dell’altro come leva fondamentale del suo miglioramento.
Cittadelle dei giovani.
Competenza etica.
Comunità. La vita di comunità.
Conflitti. Competenza nella gestione dei conflitti come fattore di protezione.
Bisogno di regole e di bussole etiche.
Consapevolezza. Ampliare la propria consapevolezza.
Considerare attentamente le conseguenze drammatiche della droga.
Futuro. Argomentazione del futuro.
Coetanei. L’educazione tra pari come fattore di protezione.
Prevenzione. Programmi di prevenzione.

CAPITOLO 7
ANALISI DEL QUESTIONARIO SUL RISCHIO NEI PREADOLESCENTI E ADOLESCENTI

Presentazione della mia ricerca.
Obiettivi della ricerca.
Anticipazione di una obiezione comune.
Anticipazione di una domanda comune da parte dei genitori.
Struttura e composizione del questionario.
Valutazione degli adulti.
Valutazione dei docenti.
Valutazione dei genitori.
Cause del comportamento rischioso.
Descrizione di alcuni comportamenti a rischio.
I fattori di rischio.
I fattori di protezione.
Alcuni items di indagine.
Gli items di coerenza delle risposte.
Inserimento di questa ricerca nella programmazione dell’offerta formativa.
Risultati del questionario sui fattori di protezione e sui fattori di rischio.
Come interpretare le correlazioni statistiche.
Le correlazioni dei fattori di protezione.
Le correlazioni con i fattori di protezione.
Differenze tra studenti maschi e femmine rispetto alla valutazione del rischio.
Differenza tra madri e padri. I padri sono più positivi e le madri più preoccupate.
Differenze tra tipi di scuola rispetto al rischio e ai fattori di protezione.
Risultati rispetto all’età degli studenti.
Livello di soddisfazione della propria vita e percezione del rischio.
Commenti al questionario.
Commenti degli studenti raccolti dalla compilazione online.
Commenti dei docenti raccolti dalla compilazione online.
Commenti dei genitori raccolti dalla compilazione online.
Pregi e limiti della ricerca.

CAPITOLO 8
STRATEGIE DI INTERVENTO EDUCATIVO

Il futuro è aperto a tutti coloro che vogliono cambiare.
Educare all’eroismo.
Elogiare la fatica, l’impegno, lo sforzo, il sudore, la conquista.
Saper intuire e leggere i segnali del disagio dei figli.
Segnali di allarme sull’uso di alcolici e droghe.
Smontare la magia del rischio.
Utile distinzione tra due concetti che si confondono: “Libertà di drogarsi” e “Diritto di drogarsi”.
La famiglia come fattore di protezione? Dipende dal tipo di famiglia?.
Valorizzare la presenza del padre nell’educazione.
“Contro i papà”: la tesi del giornalista Antonio Polito.
Perché i padri sono diventati assenti dal percorso di crescita dei figli? Perché sono evaporati? La tesi di Massimo Recalcati, psicoanalista.
Iperprotezione dei genitori.
Bisogna aiutare gli adolescenti a valorizzare di più le regole e i limiti.
Rapporto costruttivo con i figli.
Reazioni dei genitori di fronte ai comportamenti sbagliati dei figli.
Foto del figlio ubriaco.
Che cosa fare con un figlio violento.
Una delusione affettiva come momento di riflessione e lezione di vita.
Gli insegnamenti dei genitori.
Il racconto dei propri rischi.
Come affrontare e gestire il distacco dei figli dai genitori.
Gli adolescenti e le regole.
Valorizzare la funzione formativa delle regole.
Educare all’uso di Internet.
Internet. Rischi e trappole.
Regole di comportamento nelle chat.
Riflettere meglio e di più sugli aspetti positivi di internet ma anche i suoi rischi e trappole.
Bilanciare e conciliare autonomia e guida.
Accuse dei figli verso i genitori.
Il mutismo come messaggio.
Educazione da parte di genitori separati.
Prevenzione fin dall’infanzia.
Imprinting.
Rispetto delle regole fin da piccoli.
Libri da leggere per attuare una buona prevenzione fin dall’infanzia.
Una precisazione su quando cominciare a proporre programmi di intervento contro i comportamenti a rischio.
Dialogo con i figli. Lo sguardo e il punto di vista degli altri.
La partecipazione a gruppi e vita comunitaria.
Partecipazione alla vita comunitaria. Coinvolgimento sociale negli eventi dell'ambiente circostante.
Il rischio dell'imitazione.
L’amicizia “malata” che conduce a situazioni di rischio.
Motivare il proprio no ai tatuaggi.
Sviluppare l’empatia per inibire l’aggressività.
L’identificazione con i propri personaggi mitici.
Curare l’educazione alimentare come rispetto di sé e del proprio corpo.
Isolamento dagli altri: è sufficiente?.
Migliorare lo stile educativo dei genitori.
Genitori autoritari.
Genitori negligenti.
Genitori permissivi.
Genitori separati e divorziati.
Genitori autorevoli.
Come gestire i conflitti con i figli adolescenti.
Non basta conoscere i rischi: bisogna integrare informazione e formazione.
Valorizzare la lettura come fattore di protezione.
Pensare in modo critico come fattore di protezione.
Proporre la meditazione come fattore protettivo.
“Proteggere gli adolescenti da sé stessi”.
Sviluppare negli adolescenti il racconto di sé.
Percepire la responsabilità verso le generazioni future.
Talenti. La legge dei talenti.
Personalità questionario sui cinque fattori (Big Five).
Coltivare i valori e ciò che vale veramente nella vita.

CONCLUSIONE.
BIBLIOGRAFIA.
AUTORE CURRICULUM.